Tumori, COVID non deve abbassare la guardia su prevenzione: interrogazione e iniziativa con Marinello (Senato).

Consiglio regionale Marche

Ogni anno, in Italia, sono circa 370.000 i nuovi malati di cancro: prevenzione e diagnosi precoce sono cruciali, ma l’emergenza Covid-19 ha stravolto le attività ordinarie di screening, riducendo di 1 milione e 400.000 i test effettuati nei primi 5 mesi del 2020, come recentemente ha riportato anche il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, intervenendo a Marcangolo, il convegno dell’oncologia marchigiana.

Dal Parlamento ai territori, il tema è al centro della nostra azione politica come Movimento 5 Stelle.

Domani, durante la seduta del 30 novembre del Consiglio Regionale delle Marche, presenterò un’interrogazione per riportare la prevenzione dei tumori sotto i riflettori della politica marchigiana.

La priorità è garantire che le attività di screening mantengano almeno il livello pre-Covid: il cancro, e tante altre malattie croniche, non possono aspettare la fine dell’emergenza.

Dobbiamo  anche proteggere i pazienti fragili, e non è ammissibile che gli screening vengano posticipati per paura di entrare in ospedale. chiederò che cosa abbia fatto e intenda fare la regione per garantire una rigorosa separazione tra le aree Covid e quelle di diagnosi.

E poi, dobbiamo pensare al futuro: nuovi investimenti, e anche un’ottica strategica. Serve un Piano Regionale di Prevenzione aggiornato, di cui non si parla da troppo tempo: a che punto siamo?

A sostenere quest’azione, è arrivato anche il senatore Rino Marinello, componente 5 stelle della Commissione Sanità del Senato, che ha appena approvato all’unanimità una risoluzione sul riconoscimento dei diritti e delle cure ai malati oncologici.

Questa l’opinione di Rino “Da oncologi, associazioni e comitati giunge un forte allarme sul pesante calo dei trattamenti oncologici, è fondamentale, quindi, assicurare la continuità delle cure, per proteggere soprattutto i pazienti più fragili. 

La Risoluzione appena approvata all’unanimità è un segnale preciso e concreto che ricorda quanto sia necessario disporre in ogni Regione di una rete oncologica che consenta il potenziamento e l’innovazione, strutturale e di processo, di cui il Servizio Sanitario Nazionale ha urgente bisogno. 

Per raggiungere questo obiettivo ovviamente Governo e Parlamento faranno la loro parte, nell’ottica di una fattiva sinergia tra le istituzioni, quanto mai opportuna in un momento tanto gravoso per il nostro paese“.

Tra i temi in discussione al Senato per potenziare sempre di più cure e prevenzione, il ricorso alla telemedicina, il ruolo dell’assistenza psicologica ai malati, e l’aggiornamento di un Piano Oncologico Nazionale che risale al 2013.

La situazione sta diventando drammatica: durante il primo lockdown è stato posticipato il 30% degli screening. Il rischio è di un aumento di mortalità per tumori quasi al 10% fra 5 anni.

Ci batteremo a tutti i livelli per garantire i diritti dei malati di cancro e delle altre patologie croniche, e per spingere il Ministero e le Regioni a investire nella cura e nella prevenzione.

I pazienti trascurati oggi saranno l’emergenza di domani.

Leggi il testo dell’interrogazione

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